Linee guida alimentari per neodiagnosticati e personale medico
La linea guida di Assoceliaci sull’alimentazione celiaca è estremamente semplice:
Escludere tutti i cereali che contengono glutine, ovvero:
FRUMENTO, ORZO, AVENA, SEGALE, FARRO e KAMUT.
Gli allergeni alimentari riconosciuti dalla legge sono 14, e il trattamento normativo del glutine è esattamente lo stesso previsto per tutti gli altri allergeni.
Il glutine non è soggetto a eccezioni.
- Cosa significa, in pratica?
Leggere bene le etichette è fondamentale.
Per legge gli allergeni (come i cereali contenenti glutine) devono essere sempre indicati chiaramente tra gli ingredienti:
- in maiuscolo
- in grassetto
- oppure con un altro tipo di evidenziazione visiva
Se trovi uno di questi cereali tra gli ingredienti, il prodotto va escluso dalla dieta.
- Sicurezza dei prodotti alimentari
I prodotti in commercio sono sottoposti a regole rigorose. Se l’etichetta è senza cereali contenenti glutine, il prodotto è sicuro.
- Gli additivi sono pericolosi?
Per gli additivi come aromi, edulcoranti, conservanti se c’è glutine, deve essere segnalato.
➤ Nessun rischio nascosto: il produttore è obbligato a indicarli qualora presenti.
Esempio: aromi (FRUMENTO), addensanti Exxx (ORZO)
Se l’allergene non è indicato, come sopra riportato, significa che non è presente, pertanto è sempre senza glutine.
- Avena
L’avena può essere consumata solo se è espressamente etichettata “senza glutine”, questo vale anche per le bevande a base di avena
➤ L’avena comune, per legge, è considerata un allergene e viene solitamente lavorata insieme ad altri cereali contenenti glutine, come il frumento. Questo comporta un alto rischio di contaminazione crociata. Non esiste infatti alcun obbligo di lavorarla in ambienti separati. Per questo motivo, le persone celiache devono consumare esclusivamente avena con la dicitura “senza glutine”, che garantisce il rispetto degli standard di sicurezza necessari.
- Birra
Anche la birra, se ricavata da orzo (come la maggior parte delle birre tradizionali) o frumento, contiene glutine.
I celiaci possono consumare solo birra con la dicitura “senza glutine” in etichetta.
Tutti i cereali non citati (es. mais, riso, miglio, grano saraceno, quinoa, sorgo, amaranto…) sono naturalmente privi di glutine.
Sono permessi anche alcuni ingredienti derivati da cereali con glutine, perché risultano essere totalmente senza glutine:
- sciroppi di glucosio da grano o da orzo
- destrosio
- maltodestrine da grano
- alcol etilico di origine agricola (anche se ricavato da cereali)
Questi ingredienti non contengono glutine residuo e sono considerati sicuri per i celiaci.
- I consigli di Assoceliaci per gestire efficacemente la dieta senza glutine:
- Preferire alimenti prodotti dalla grande industria alimentare
- Scegliere farine con dicitura “senza glutine”
- Valutare con attenzione prodotti artigianali o di piccole realtà panificatrici, per i quali è più opportuno avere un laboratorio a parte.
- La sicurezza alimentare: come funziona davvero?
Ogni azienda alimentare che opera in Europa ha l’obbligo legale di avere:
- un piano di autocontrollo basato sul sistema HACCP
- Buone Pratiche di Fabbricazione (GMP)
In parole semplici:
Prevenzione e procedure obbligatorie per evitare la contaminazione crociata.
➤ Questa responsabilità non è facoltativa: è la base della sicurezza alimentare in Europa.
Su cosa si basa la tua sicurezza?
Quando compri un prodotto al supermercato, ricorda che la tua sicurezza è protetta da due pilastri di protezione legale:
- Responsabilità del produttore: Obbligato per legge a prevenire e gestire le contaminazioni degli allergeni e del glutine, attraverso il sistema HACCP.
- La Trasparenza dell’Etichetta: Obbligato per legge a dichiarare il glutine se presente come ingrediente.